Barsaglina IGT “Bersaglina” 2019 – Monastero dei Frati Bianchi

15,00 

Disponibile

Note di degustazione

Il Barsarè è un vino rosso di grande carattere, che nasce da uno dei vini autoctoni toscani rari, la Barsaglina. Il vino rosso Barsarè è di colore rubino intenso, al naso si apre con note balsamiche, amarena sottospirito, spezie legnose, grafite e humus, seguite da sentori di frutti rossi e neri di bosco, violetta e rosa canina. Al palato è caldo e strutturato, con tannini ben presenti e una buona acidità che bilancia il sorso, portando a un finale asciutto e persistente. La Barsaglina, vitigno autoctono della Lunigiana, offre eleganza e complessità, con un profilo aromatico unico e tannini morbidi.

Abbinamenti

Grazie alla sua robusta complessità e alle note distintive, Barsarè si abbina magnificamente a una vasta gamma di piatti. Grazie alle caratteristiche della Barsaglina, è ideale con piatti di cacciagione come cervo e cinghiale, formaggi stagionati di vari tipi, salumi e insaccati artigianali. Si sposa perfettamente anche con piatti di pasta conditi con sughi ricchi, specialità toscane come l’osso buco, carni arrosto di manzo e maiale, nonché con piatti a base di funghi e tartufo. La sua versatilità lo rende un compagno eccezionale per numerosi risotti, esaltandone i sapori e la complessità.

Affinamento

Le uve di Barsaglina attraversano una fermentazione in acciaio inox con una lunga macerazione, durante la quale il mosto rimane in contatto con bucce, semi e talvolta anche raspi per un periodo prolungato. Questo processo permette un’estrarre gradualmente tannini e composti aromatici, conferendo al vino una struttura robusta e ricca di complessità. Successivamente, il vino viene trasferito in botti di legno di medie e grandi dimensioni per un periodo di affinamento di almeno 15 mesi. Durante questa fase, le botti favoriscono una leggera ossigenazione controllata che aiuta il vino a stabilizzarsi e a evolvere in modo armonioso. I tannini presenti nel vino possono polimerizzarsi, diventando più morbidi e integrati, mentre i profumi si arricchiscono in modo sottile e complesso. Questo processo di invecchiamento è essenziale per garantire che il vino di Barsaglina sia equilibrato, pieno di carattere e rappresentativo delle qualità uniche delle uve e del territorio. Al termine dell’affinamento, il vino è pronto per essere imbottigliato e gustato, offrendo un’esperienza sensoriale raffinata e appagante.

Brand

L’antico monastero dei Frati Bianchi, fondato nel VII secolo, è situato nella suggestiva Lunigiana Toscana. Il nome del monastero di Fivizzano è legato al saio bianco che veniva indossato dai frati che lo abitavano. Il monastero, eretto nel VII secolo da Atos, figlio di Egenio il Longobardo, fu dedicato a San Michele nel 1106. Conosciuto per i frati che indossavano saio bianco, il monastero passò alla famiglia D’Herberia di Rubiera fino al 1500. Celebre per le sue terre e attività agricole, è rimasto un punto di riferimento ecclesiastico con la Parrocchia del Monte Dei Bianchi. Nel 2004, con la ristrutturazione dei vigneti di Monte dei Bianchi, l’azienda inizia la commercializzazione dei vini. Nel 2019, con l’aggiunta del nuovo vigneto ‘la Rocca’, l’azienda si estende su 10 ettari. I suoi vini riflettono il terroir, esprimendo freschezza, eleganza e nobili tannini, mantenendo un forte legame con la Lunigiana, storico territorio tra Toscana e Liguria. Tra i vitigni autoctoni riscoperti ci sono la Barsaglina e il Pollèra.

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