In questa selezione di enoteca, vi accompagniamo nel mondo dei migliori vini delle cantine-monastero, abbazie e monasteri. Grazie all’evento che organizziamo Vini d’Abbazia, l’unico evento in Italia di vini d’abbazia e monasteri, abbiamo selezionato i vini più interessanti e particolari di abbazia e monastero. Parlare di vini d’abbazia vuol dire parlare di una storia che ha permesso la salvaguardia di tanti vitigni autoctoni che altrimenti sarebbero andati perduti. Inoltre, parlare di vini d’abbazia vuol dire scoprire territori e monasteri incredibili. Allo stesso tempo, vini d’abbazia vuol dire sottolineare l’aspetto tradizionale e manuale della vinificazione, in quanto vini che hanno un aspetto culturale preponderante, e delle raffinatezze tutte da scoprire. Inoltre, avere in mente le abbazie quando si parla di vini vuol dire riconoscere una tradizione che vive dall’Anno Mille circa.
Quali vini d’abbazia
Come detto, la selezione esclusiva che proponiamo nasce dall’evento Vini d’Abbazia che organizziamo nella meravigliosa Abbazia di Fossanova, a Priverno, e che raccoglie ogni anno l’adesione di abbazie dal Nord al Sud dell’Italia. Partendo dall’Alto Adige, con le Abbazie di Novacella e Muri-Gries e con la Cantina Valle Isarco che cura i vigneti del Monastero di Sabiona, al Veneto, con l’Abbazia di Praglia e l’Abbazia di Busco; dal Friuli, con l’Abbazia di Rosazzo, i cui vigneti millenari sono affidati alla Cantina Livio Felluga, alla Toscana, con la Badia a Passignano, nelle cui storiche cantine si produce ancora vino grazie alla famiglia Antinori, e il Monastero dei Frati Bianchi di Fivizzano. Sempre in Toscana, nelle colline di Siena, abbiamo il Monastero di Monte Oliveto Maggiore, il cui ordine di monaci produce un rosé da uve Sangiovese e Vermentino in purezza. Valle Picciola, il cui La Pieve di Pievasciata, una delle più antiche del territorio chiantigiano, nasce intorno al X secolo con la nascita del piccolo borgo di Pievasciata, attualmente in provincia di Siena. Invece, in Umbria, il legame tra vino e religione è testimoniato da Arnaldo Caprai, con Marco Caprai che racconta il Sagrantino delle origini. Infatti, la coltivazione delle viti di Sagrantino nelle abbazie e nei conventi di Montefalco è testimoniata sin dal 1500 e riportata negli affreschi del Gozzoli a Montefalco.
Sempre in Umbria, testimonianza di vini d’abbazia è il Monastero di Bose, con le uve coltivate nelle terre del Monastero di San Masseo ai piedi di Assisi. Nel Lazio, terreno prezioso di abbazie e monasteri cistercensi evoca molte produzioni particolari: i vini naturali del Monastero delle Suore Trappiste di Vitorchiano, lavorati con una delle figure chiave del vino naturale in Italia, Giampiero Bea. I vini d’abbazia del Lazio si arricchiscono del vino della straordinaria Abbazia di Valvisciolo.
I vini d’abbazia del Lazio sono una delle testimonianze della storia antica di vini di qualità. Scendendo più a Sud, si arriva a Feudi di San Gregorio che ha dedicato il Greco di Tufo e l’Aglianico all’Abbazia del Goleto. L’Abbazia del Goleto, fondata nel 1133 a Sant’Angelo dei Lombardi, ha salvato nel Medioevo i vitigni autoctoni campani Greco di Tufo, Fiano e Aglianico. Merita una menzione Goleto Greco di Tufo DOCG un vino che vede insieme un affinamento in anfora, affinamento in legno e affinamento in acciaio e in bottiglia, per una riscoperta straordinaria del Greco di Tufo. Anche l’Abbazia di Crapolla di Vico Equense eredita i cinque secoli di storia dai monaci dell’omonima abbazia della costiera sorrentina. Oggi, il pittoresco fiordo di Crapolla valorizza anch’essa i vini autoctoni campani, come il Greco di Tufo, e produce un sopraffino Pinot Nero. Tra l’altro, ha anche una produzione di nicchia nell’uva Sabato, un clone dell’Aglianico che forse deve il suo nome alla sua tardività, in quanto maturando in sesta epoca secondo i Romani, si lega al sesto giorno della settimana.
Perché scegliere un buon vino d’abbazia
Scegliere vini delle abbazie vuol dire riscoprire una storia millenaria, fatta di piccole quantità di produzione, e di un profondo legame con la spiritualità. Scegliere un vino d’abbazia vuol dire anche, indirettamente, contribuire al mantenimento di paesaggi incontaminati, di monasteri e del patrimonio culturale che rende grande l’Italia.
Per questo motivo, abbiamo deciso di sviluppare l’evento Vini d’Abbazia, l’unico evento in Italia di vini d’abbazia e monasteri, per sensibilizzare su grandi vini di nicchia e su vinificazioni che hanno reso l’Italia una grande terra di vino.
Scopri le storie delle abbazie e monasteri!
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