Lazio IGT “Coenobium Ruscum” 2022 – Monastero Trappiste di Vitorchiano

14,00 

2 disponibili

Note di degustazione

l Coenobium Ruscum rappresenta un’eccellenza nel panorama dei vini bianchi del Lazio IGP, ottenuto da una sapiente miscela di uve Trebbiano (45%), Malvasia (35%) e Verdicchio (20%). Questo pregiato vino è frutto di un’attenta coltivazione delle vigne all’interno di un’antica clausura monastica, dove si adottano esclusivamente metodi naturali, evitando l’impiego di trattamenti chimici di sintesi.
La fermentazione avviene con le bucce per 15 giorni, mantenendo intatta la complessità e l’autenticità delle uve. Rispettando l’integrità naturale delle materie prime, il Coenobium Ruscum non subisce processi di stabilizzazione forzata, preservando così la sua naturale espressione e carattere.
Questo vino si distingue ulteriormente per essere l’unico macerato della cantina, elevato a simbolo della produzione grazie all’impiego di tecniche artigianali e all’assenza totale di aggiunte chimiche. Realizzato in stretta collaborazione con il rinomato vignaiolo Giampiero Bea, il Coenobium Ruscum incarna l’essenza più pura e autentica della tradizione vinicola del Lazio, offrendo un’esperienza gustativa unica e indimenticabile per gli amanti del buon vino.

Abbinamenti

Il Coenobium Ruscum è un compagno ideale per una varietà di piatti. La sua freschezza e complessità aromatica lo rendono perfetto con il pesce alla griglia, mentre la sua acidità bilanciata esalta i fritti misti. Con una bistecca fiorentina o carne grigliata, questo vino rivela una struttura e un finale persistente, armonizzandosi con i sapori intensi della carne.
Per piatti più robusti come il cinghiale, il Coenobium Ruscum offre un perfetto equilibrio tra morbidezza e intensità, creando una combinazione gustativa sorprendente. Le tagliatelle con funghi trovano un compagno ideale nelle sue note aromatiche complesse. Per concludere in dolcezza, i biscotti secchi tipo cantucci si sposano bene con le note fruttate e il retrogusto leggermente ammandorlato del vino.

Affinamento

Nessun affinamento.

Brand

Nel 1875, suore trappiste provenienti dall’abbazia di Notre Dame de Vaise fondarono un nuovo monastero in Italia, stabilendosi definitivamente a Vitorchiano nel 1957. Seguendo la Regola dei Monasteri di San Benedetto da Norcia, vivono una vita comunitaria consacrata a Dio, dedicata alla preghiera e al lavoro. La produzione del vino rappresenta una collaborazione con la Creazione e un atto di fiducia nella Provvidenza. Attualmente, le 70 suore del monastero sostentano se stesse attraverso la produzione di vino, marmellate, olio d’oliva e altri prodotti artigianali. I loro vigneti, coltivati seguendo metodi biologici, coprono circa quattro ettari e la vinificazione avviene in modo naturale, senza l’uso di lieviti aggiunti. Grazie ai preziosi consigli di Giampiero Bea, la cantina del monastero ha visto uno sviluppo graduale nella produzione e vendita del vino a partire dagli anni duemila.

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