Piemonte DOC “Chardonnay” 2019 – Beppe Marino

9,00 

Annata:

Denominazione:

Vitigni: 100% Chardonnay

Paese:

Regione:

Tipologia:

Allergeni: Solfiti

Temperatura di servizio: 6-8 °C

Momento per degustarlo: Tutto pasto

Incapsulamento: Sughero monopezzo

Affinamento

Classica vinificazione in bianco, pigiatura, macerazione in vinificatori automatici per un giorno, allo scopo di meglio arricchire il mosto di sostanze aromatiche. Svinatura, pressatura del mosto/bucce, pulitura del mosto tramite sedimentazione, fermentazione controllata a 18/20°C per circa sette giorni, travaso e affinamento in vasca d’acciaio per tre mesi. Pulitura e messa in bottiglia.

Note di degustazione

Il Chardonnay DOC di Beppe Marino si presenta con un vivace colore giallo paglierino. Le note fruttate e aromatiche emergono subito al naso, accompagnate da sottili sfumature di vaniglia e frutta bianca. Il suo sapore è asciutto, pieno, fresco e sapido, creando un equilibrio perfetto tra freschezza e struttura. Con sentori di mele Granny Smith, frutta a polpa bianca e citroni appena tagliati, e una leggera sfumatura di vaniglia, questo vino offre una complessità che conquista il palato. Il Chardonnay DOC di Beppe Marino è un’esperienza di eleganza e gusto che non deluderà gli amanti del vino delle Langhe.

Abbinamenti

Il Chardonnay DOC di Beppe Marino è un compagno ideale per una varietà di piatti. Le sue note fruttate e aromatiche lo rendono perfetto per accompagnare piatti a base di pesce, come risotti al frutti di mare o filetti di branzino alla griglia. La freschezza e la struttura di questo vino lo rendono altrettanto adatto ad antipasti a base di formaggi, offrendo un contrasto delizioso. Anche con carni bianche, come il pollo alla griglia o il vitello in salsa, il Chardonnay DOC di Beppe Marino si sposa armoniosamente, esaltando i sapori dei piatti. E non dimentichiamoci dell’aperitivo, dove la sua freschezza e complessità lo rendono un inizio perfetto per una cena. In ogni occasione, questo vino si distingue per la sua versatilità e il suo equilibrio.

Storia della cantina

Il monastero di Santo Stefano Belbo, dove le suore della Congregazione delle Figlie di San Giuseppe producevano il Moscato per la celebrazione eucaristica durante le Messe di tutt’Italia, ha terminato le proprie attività nel 2014 fa a causa della mancanza di personale dovuta alla flessione delle vocazioni. Tuttavia, la famiglia Marino, proprietaria dell’azienda vinicola Beppe Marino, ha preso in mano il destino del monastero trasferendo la propria produzione nel suo recinto. L’azienda vinicola, operante dal 1972 e specializzata in vini tipici di Monferrato e Langhe, come il Moscato d’Asti e il Barbera d’Asti, ha raccolto questa sfida con l’obiettivo di rinnovare quell’eredità di dedizione, amore per il territorio e attenzione alla tradizione avviata dalle suore. Queste “suore del vino bianco,” come erano conosciute, erano custodi della produzione vinicola e hanno continuato la loro opera con fede e professionalità. Con il trasferimento dell’azienda, il monastero cerca di rinascere idealmente come un centro di passione enologica, mantenendo viva la sua importanza sociale e culturale per la comunità. La famiglia Marino è orgogliosa di poter contribuire a questo legame tra tradizione e futuro per Santo Stefano Belbo, paese natale di Cesare Pavese.

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